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Si entra in Regione!

Sei felice del risultato?! – mi chiedete in motlə

Difficile essere felici di un risultato tanto netto e tanto sfavorevole delle elezioni, non c’è da girarci intorno. Anche questo, oltre a qualche vicissitudine personale, ha fatto sì che non abbia ancora scritto nulla in merito. Da una parte, necessario e giusto ammettere una sconfitta amara. D’altro lato, sono una persona estremamente combattiva e rifiuto di lasciarmi andare a un atteggiamente perdente (né pre né post). Quindi: pronti a rimboccarci le maniche!

Beh, però tu sei stata eletta!

Sì, per questo motivo ho scelto la foto del nido che una cincia ha fatto qualche giorno fa nei miei contatori. L’emozione che provo è la stessa che nel vedere questo nido: sai che qualcuno ha fatto uno sforzo per deporre quelle uova, sai che qualcosa nascerà, sai che qualche pulcino potrebbe non farcela, ma cerchi di fare il possibile per proteggere questi ovetti dalle cornacchie, e non vedi l’ora di assistere ai primi battiti d’ala.

È quindi una declinazione particolare di felicità, che si abbina a una grande forma di responsabilità e voglia di lottare, in nome di ciascuna di quelle 1212 persone che con la loro preferenza mi hanno dato l’opportunità di fare questo grande passo.

Quindi è definitivo?

Sì, è ufficiale e posso dirlo: sono stata eletta in Consiglio Regionale, dove avrò l’onore di sedere nella squadra del Patto per l’Autonomia a fianco di Massimo Moretuzzo , Enrico Bullian , Simona Liguori e Marco Putto , sui banchi dell’opposizione per i prossimi 5 anni.

Ma quando inizi?

La prima seduta, che dà il via a questo nuova tappa del nostro cammino, è il prossimo 26 aprile. Mi aspetto che siate in molte e molti a fare una parte di percorso insieme a me, avrò bisogno anche del tuo sostegno, perché quelle che porterò avanti in Regione saranno battaglie comuni, per il bene di tutte e tutti.

E come fai con il Consiglio comunale?

Per il nostro codice etico, non si possono ricoprire due cariche. Le motivazioni sono evidenti, ed è ciò che lamentiamo in alcune componenti della Giunta da tempo: non si può riuscire a fare bene tutto. Mi dimetterò quindi dal Consiglio comunale, lasciando il posto alla Consigliera Giorgia Kakovic

Ah… Ma ti dispiace lasciare il Consiglio?

Ho imparato moltissimo durante questo anno e mezzo in Consiglio comunale a fianco di Riccardo Laterza e Kevin Nicolini. Certe cose certamente mi mancheranno, altre meno. Porterò con me questo bagaglio di esperienza nei prossimi 5 anni, che saranno un’occasione di crescita molto stimolante, come già è stata arricchente questa breve ma intensa campagna elettorale in squadra con Ofelia AltomareDario GasparoLeo BrattoliRoberta NuninFederico MontiMichela NovelKatja SuperinaFranca Vilevich che ci tengo a ringraziare.

Ma ora che sei Consigliera del Patto per l’Autonomia abbandoni Adesso Trieste?

Assolutamente no, Adesso Trieste resta la nostra casa, un luogo sempre vivo e in fermento, che saprà dare la giusta linfa alla nostra azione politica fuori e dentro le istituzioni, ora lo può fare a un livello in più. Il Patto collabora con AT fin dall’inizio della sua storia: prima è il Patto a essere confluito in AT durante le comunali, e viceversa per le regionali. Un proficuo rapporto di collaborazione e stima.

E con il lavoro come fai?

Forse anche un po’ per scaramanzia, al motto di “non fasciamoci la testa prima di essercela rotta”, non mi ero preoccupata troppo della compatibilità tra il mio lavoro all’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS e l’eventuale incarico da Consigliera. È solo da qualche giorno dunque che ho saputo che sarò in aspettativa per tutta la durata del mandato. Non sarà facile dare l’arrivederci a colleghi diventati amici dopo 10 anni in un Ente dove ho lavorato con entusiasmo e dedizione e che mi ha dato tanto.

E ora scaldiamo i muscoli: la strada è tanta, e buona parte sarà in salita (a partire da scala santa!)